Finalmente qualche investimento

 Azimut, una delle più importanti holding italiane, attiva soprattutto in investment banking e nel fintech, ha deciso di puntare sul settore crypto. Secondo delle indiscrezioni rilasciate dal Sole 24 Ore, infatti, Azimut avrebbe investito circa 40 milioni di euro nella trentina Alps BlockChain, azienda del settore mining, ma con una vocazione particolare alle energie rinnovabili.


Nel dettaglio, l’investimento sarebbe stato effettuato attraverso Azimut Enterprise e Azimut Direct Investment Alps BlockChain (veicolo lussemburghese dedicato alla stessa Alps), coinvolgendo più di 600 investitori. La mossa prevede sia una parte obbligazionaria, con prestito convertibile, sia una componente di equity. 

Ovviamente, il cambio dell’assetto azionario porterà cambiamenti nella composizione del Consiglio di amministrazione, ma con Francesco Buffa e Francesca Failoni (rispettivamente ad e direttore finanziario, nonché fondatori) che rimarranno al loro posto.L’investimento è un importante segnale rispetto all’evoluzione del business, per una società di per sé già innovativa, che installa infrastrutture di mining all’interno di centrali idroelettriche, con l’obbiettivo di convertire energia pulita in potenza di calcolo.

Il sostegno derivato dall’operazione, ad ogni modo, consentirà all’azienda di sviluppare il proprio business anche oltreconfine, soprattutto verso l’America Latina, per aumentare il proprio portfolio di data-center (ad oggi sono 20 in totale).


Azimut investe in Alps in un momento non ottimale del mercato crypto, ma a quanto pare investire in una società del genere offre alla holding una duplice soluzione, ovvero presidiare due settori fondamentali come criptovalute e energie rinnovabili, che sicuramente saranno determinanti nel futuro, in un’unica operazione.

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